Era uno splendido periodo per Simone Palermo, il regista degli allievi nazionali della Roma, un centrocampista di grande prospettiva, su cui la società giallorossa punta molto per il futuro, che la settimana scorsa aveva debuttando in primavera sostituendo l’infortunato Rosi nella gara con il Bologna. Una prova autoritaria, senza alcun timore reverenziale, impreziosita dal pallonetto finito sulla traversa da cui è nato il raddoppio di Fabrizio Grillo. “È entrato subito in partita, e non è facile per un ragazzo della sua età giocare alla pari con ragazzi che già si allenano con la prima squadra – ha commentato Pasquale Salerno, allenatore in seconda della nazionale under 18, che quel pomeriggio era a Trigoria – ha fatto in primavera le stesse cose che faceva nelle categorie minori, pur essendo al debutto, e questo è sintomo di grande personalità. È un ragazzo che conosco molto bene, tra i centrocampisti di qualità è uno di quelli che riesce ad offrire anche un contributo maggiore sotto l’aspetto quantitativo, ben dotato sia dal punto di vista fisico che tattico, in grado anche di fare gol, o di andare a colpire di testa. Quest’anno è passato in under 17, l’anno scorso stava con noi in under 16 ed era il capitano della squadra”.

Ma la primavera dovrà attendere: adesso Palermo dovrà star fermo una trentina di giorni per la frattura della clavicola rimediata nel finale della gara contro gli allievi della Lodigiani, in uno scontro con il portiere Tirabassi. Frattura composta, che gli consentirà di evitare l’operazione, ma che, per il prossimo mese, gli impedirà comunque di tenersi in allenamento, sommando, al periodo di stop, il tempo necessario per riacquistare la forma. E, quando tornerà a disposizione, dovrebbe essere risolta l’emergenza centrocampo che ha costretto Alberto De Rossi a fare a meno di Greco, De Martino, Rosi e Gallone, regalandogli la possibilità di salire con un anno di anticipo in primavera. (Francesco Oddi - 8 novembre ’04)
La carriera in nazionale (figc.it)